Laicato

L’Istituto fin dal suo nascere ha potuto godere della presenza del Laicato.

 Nel Regolamento del 1860 è scritto: «la Congregazione così costituita mira a dar vita, consistenza, appoggio ed unità ad un altro essenzialissimo ramo, il quale abbraccia e mette in operazione per lo stesso unico scopo un’altra classe principalissima de’ suoi membri a lei intimamente uniti, quantunque non viventi in comunità.  … 

Questa classe di membri del Pio Consorzio è principalissima; e l’Istituto se ne prende la più grande sollecitudine per mantenere e fomentare in loro lo spirito interiore e di carità che deve contraddistinguere ogni anima operante per il Signore, e in modo particolare i membri di questa Famiglia consacrata all’Immacolato tenerissimo Cuor di Maria, di cui vogliono ricopiare e far vivere nelle loro anime e nelle loro opere lo spirito e la vita».

Questo “essenzialissimo ramo” nel tempo, anche attraverso le vicende storico/religiose degli Istituti, è passato in secondo piano. Col Concilio Vaticano II si è rimessa in luce la figura laicale mediante alcuni documenti, in primis: Christifideles Laici di Sua Santità Giovanni Paolo II.   

Da allora l’Istituto si è interrogato e adoperato per riprendere il dialogo e i contatti operativi col mondo laicale. Progressivamente ha inserito nelle opere educatrici ed insegnanti laici e a tutt’oggi si avvale del volontariato. Da oltre vent’anni ha avviato percorsi di formazione con Mons. Claudio Stercal. 

La spiritualità laicale della riparazione è brevemente descritta in un documento: “Il senso che attribuiamo alla riparazione e alcuni suggerimenti per viverla meglio”.

Un breve excursus sul tipo di presenza del laicato. 

A livello d’Istituto 

Alcuni laici hanno aderito pubblicamente al carisma della riparazione mediante un “atto di adesione”, precisamente: 

– nella solennità del Cuore Immacolato di Maria del 25 febbraio 2012, in Casa Generalizia durante la S. Messa, Costanza Ambrosoni ha pronunciato il suo atto di adesione inserendosi nei turni di adorazione di Casa Generalizia.

– all’Istituto Canal Marovich di Venezia, durante la celebrazione eucaristica nel bicentenario della nascita della Venerabile Anna Maria Marovich (8 febbraio 2015), Amabile Peron – Riccardo Miotto e  Angelina Tedesco hanno pronunciato il loro atto di adesione al carisma.

Attualmente l’Istituto si avvale delle seguenti realtà:

–   il Monastero spirituale:  oltre cento aderenti

–   le Adozioni a distanza: circa 350 famiglie

A livello locale

– In Italia

Negli anni  del Post-Concilio (dal 1970) si sono costituiti alcuni gruppi che hanno effettuato alcuni brevi percorsi: 

Il Gruppo giovanile “Il Raggio” per riflettere e diffondere raggi di carità, guidato da Madre Valentina Pozzi.

Il Gruppo giovanile “Tre Giorni” per stare con Gesù ascoltando la Sua Parola, accompagnato da Madre Maria Beretta.

Il Gruppo “Fermento R,” fondato a Castelfranco Veneto e guidato da Madre Elide Germondari e Padre Aldo Aluffi SJ; rilanciato dal Capitolo Generale del 2009 è accompagnato da Mons. Claudio Stercal e da alcune Sorelle. Attualmente è costituito da 5/6 persone che si riuniscono mensilmente per l’adorazione eucaristica e la condivisione spirituale e fraterna. 

Il Gruppo Coloriamo la Riparazione, successivamente unificato nel gruppo “Tre passi, soli, insieme”, guidato da Mons. Claudio Stercal (circa 50 persone) che si incontrano mensilmente la domenica per approfondire la Parola di Dio e qualche scritto del Venerato Fondatore.  

Con i referenti degli Enti che abitano la “Casa di Nazareth” di Via Salerio è avviato un percorso di conoscenza, amicizia, collaborazione. 

– In Brasile …

– In Myanmar

Sta iniziando un cammino di consapevolezza della chiamata alla missione, che non riguarda soltanto sacerdoti, religiosi e religiose, ma si estende anche ai fedeli laici, personalmente chiamati dal Signore a ricevere una missione specifica nella Chiesa e per il mondo. 

L’Istituto spera nel futuro di poter condividere il medesimo percorso formativo che porta alla graduale presa di coscienza del dono ricevuto, all’accoglienza nella propria vita e alla testimonianza nel quotidiano.